(testo: Massimiliano Cranchi, musica: Massimiliano Cranchi, Marco Degli Esposti)
tu che vivi col sole in faccia
e ti specchi ogni giorno nell’acqua
conti i tuoi fratelli
e non ti curi più della strada
Io che affogo, tra la nebbia e il vino
cercando un posto sicuro
che ti nasconda dal mio assassino
che un giorno incontrai per la strada
con l’oro e l’incenso
sul muro del pianto
si spande un lamento
ma non sarai tu
E Simone ti prende per mano
e ti dice che è ora di andare
ed è convinto di avere ragione
ma sa di mentire sul nome
Ora il lago ti sembra un oceano
e i figli speranze d’amore
così decise di restare
cancellando per sempre la strada
Tra i tuoi capelli d’argento
scivola il vento
si perde nel tempo
e non soffierà più